OGGI si partirà DA UNA STORIA

C & G, senza problemi economici …
vogliono ristrutturare casa, una casa degli anni 70 con una sua impronta, già
importante,

arrivo io, tramite una referenza di un amico comune, sono la 2’ o 3’ scelta del draft (parlando in termini cestistici),

mi presentano il loro libro dei sogni, tra i quali una casa “calda” sia in termini di comfort abitativo (perché era grande senza un’adeguata isolamento – casa anni 70), che come impatto emotivo e pensano al legno – un parquet che copra un marmo meraviglioso – il rosa portogallo – sicuramente rovinato dall’uso ma con un suo gusto e un impronta particolare.

Primi progetti: cresce l’empatia che poi si trasformerà in amicizia.
Grazie a questa empatia mi posso permettere di forzare la mano, sia dal punto
formale che materico (non uso il termine estetico, termine fin troppo abusato,
perché ha una valenza superiore al caso in esame).

• Viene salvato il pavimento, levigato e lucidato,
• viene unita la mansarda superiore al piano attico già dotata di un’ampia
  terrazza,
• Uno studio della luce (sia naturale che artificiale)

ma viene ripensato tutto il sistema disperdente della casa alla ricerca del calor perduto, anzi “buttato” attraverso le superfici disperdenti.

Perché non si vive di sole finiture, bei bagni, bei pavimenti, belle tinteggiature, ma di un comfort personale, invisibile e incommensurabile (perché L’ESSENZIALE è INVISIBILE AGLI OCCHI – IL PICCOLO PRINCIPE)

Come il corpo umano: sotto la pelle (l’esteriorità), c’è un sistema nascosto fatto da impianti, interconnessioni, sangue, tessuti, nervi che interagiscono con una struttura portante, che a sua volta è comandata da un sistema domotico con input e feedback, e in tutto ciò c’è un’anima, che pesa poco – i famosi 21 gr. ed è l’ultimo anelito di vita che lascia il corpo, ma che differenzia l’io dagli altri e questa anima nel nostro caso si chiama Genius Loci, o CASA nell’accezione inglese di HOME rispetto a HOUSE.